LE NOSTRE PROPOSTE
Le nostre proposte per per uscire al più presto da questa drammatica situazione e trovare soluzioni condivise per rendere meno caotica la gestione dell’emergenza alle aziende ed ai liberi professionisti.
Per il nostro settore, abbiamo due proposte semplici, attuabili immediatamente a costo zero:
Una Circolare da emanare a cura della Ministra del Lavoro che consenta, in deroga al D.lgs 81/08 e degli Accordi Stato-Regione, l’erogazione di tutti i corsi di formazione in salute e sicurezza sul lavoro, nelle modalità e-learning e/o video conferenza, con il triplice vantaggio in questo periodo di fermo delle attività, di consentire ai lavoratori di formarsi a casa, di snellire nella fase successiva di ripresa i tempi formativi per le aziende e creare opportunità di lavoro per i professionisti del settore altrimenti costretti a stare fermi per il divieto di erogare i corsi di formazione disposti dal DPCM.
Misura che deve essere necessariamente accompagnata, secondo noi, da una seconda Circolare da emanare, sempre a cura della Ministra del Lavoro che sospenda le sanzioni previste dal D.lgs 81/08 e s.m.i. a carico delle aziende per i mancati adempimenti dal 15 febbraio a fine emergenza e che conceda alla ripresa almeno 60 giorni di tempo alle aziende per regolarizzarsi, misura che sta particolarmente a cuore alle aziende italiane che in questo periodo anche volendo non possono formare i propri dipendenti e sono a rischio sanzioni.
Altre proposte divise in proposte tampone e proposte strategiche.
PROPOSTE TAMPONE
Congedo parentale per i genitori fino a 12 anni di età per 30 gg lavorativi.
Sospensione a partire dalla scadenza del16 marzo di contributi e tasse per aziende, liberi professionisti e lavoratori autonomi.
Estensione della CIG in deroga anche sotto i 6 dipendenti che non hanno accesso a questo strumento. Una simile misura potrebbe evitare centinaia o forse migliaia di licenziamenti;
Immediata applicazione di un credito d’imposta per professionisti e imprese che abbiano perso almeno il 25% o il 30% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il provvedimento dei 1500 euro per 3 mesi per i lavoratori autonomi già preso dal Governo è gradito ma non adeguato nel tempo e nella misura se lo si paragona, ad esempio, al reddito di cittadinanza;
Una detrazione fiscale sulle spese per viaggi in Italia;
L’abolizione dello split payment per le fatture verso le aziende quotate e le società partecipate.
PROPOSTE STRATEGICHE
Creazione di un Dipartimento di Prevenzione Civile Nazionale.
Nuova (ultima e definitiva) pace fiscale per le cartelle 1/1/2018-30/6/2020 da saldare in acconto (con data da determinare in relazione all’evoluzione dell’epidemia) entro il 2020 e definitivamente entro il 2021;
“Voluntary disclosure” sui contanti, tombale ma non anonima. Imposta sostitutiva del 30%-35% in relazione alla certificazione dell’origine del contante, con rilevanza penale grave in caso di false dichiarazioni;
Con le risorse ottenute dai precedenti provvedimenti, riforma IRPEF (in vigore dal 1/01/2021) che rimoduli gli scaloni esistenti a causa dei bonus erogati negli ultimi anni, e abbassi la pressione fiscale;
Con parte delle stesse risorse, riforma IRAP che elimini almeno parzialmente questa tassa recessiva che si paga anche sugli interessi passivi e se non si fanno utili;
Eliminazione per il 2020 e il 2021 del Patto di Stabilità per i piccoli comuni per effettuare lavori infrastrutturali diffusi sul territorio che alimentino imprese e consumi;
Modello Genova con Commissario Straordinario e accantonamento del Codice degli Appalti per tutte le grandi infrastrutture già finanziate per il periodo 2020-2022;
Grande piano di comunicazione internazionale approntato da una task force presso il Ministero degli Esteri che ripristini l’immagine globale del Made in Italy e combatta, colpo su colpo, la concorrenza sleale generata dal danno reputazionale dovuto al coronavirus.